venerdì 18 marzo 2016

#WELLNESS - THE PRINCIPLES OF PILATES



#WELLNESS - THE PRINCIPLES OF PILATES
Come accennato nell'articolo precedente della rubrica #Wellness, intitolato "Pilates Class", il metodo Pilates è spesso utilizzato dagli atleti come preparazione trasversale, quindi di supporto agli esercizi specifici della disciplina praticata, in modo da affiancare l'allenamento tradizionale, contribuendo così alla prevenzione degli infortuni o, nel caso in cui l'atleta debba recuperare la forma fisica, alla riabilitazione.

La storia del Pilates vede i ballerini come pionieri nell'utilizzo di questa metodica di allenamento, anche se gli atleti propriamente detti (atleti dell'atletica leggera, per intenderci) sono stati i primi ad utilizzarlo come allenamento trasversale e a riconoscerne i vantaggi così da renderlo popolare anche fra gli sportivi in generale.

Il metodo si addice ad una grossa fetta di popolazione: molti sport differenti potrebbero trarne vantaggi anche solo aspecifici, come forza interiore, maggior consapevolezza, flessibilità e controllo, cambiamenti nell'immagine che l'individuo ha di se, cambiamenti in positivo nel rendimento atletico, nella postura, nel peso, nella distribuzione della massa corporea, nella capacità di eseguire le azioni quotidiane.

Cosa cercano gli atleti nell'allenamento trasversale?
+ Forza,
+ Flessibilità,
+ Controllo,
+ Forza Interiore,
Il tutto per superare anche di poco i propri limiti. Anche solo Esplorare i benefici dell'equilibrio fra mente e corpo (che è uno dei concetti che interpretano l'essenza del metodo Pilates) o avere una Maggior consapevolezza di se e delle proprie capacità possono essere motivi sufficienti per cui avvicinarsi ad un allenamento trasversale e quindi non specifico. Come non specifico è il metodo Pilates.

Una mente sana guida un corpo sano
"La forma fisica è il primo requisito necessario per la felicità" (dal libro Return to Life through Contrology). Joseph Pilates riconosceva in ogni persona capacità differenti. Ma il suo metodo, lui stesso ce lo ricorda ripetutamente, è rivolto a tutti perché prende di mira sia gli aspetti quantitativi come la forza, il grado di mobilità articolare, la resistenza, l'equilibrio, e sia gli aspetti psicologici dell'esercitarsi, come la consapevolezza del proprio corpo, la ricerca della funzionalità, l'armonia nei movimenti e l'efficienza del sistema mente-corpo. Perché, per Pilates, mente e corpo sono indissolubilmente legati, al punto di influenzarsi a vicenda. Infatti, la forma fisica è per lui collegata a molti stati psicologici (positivi o negativi), quali relax, piacere, ansia, depressione. Pilates sosteneva che risvegliando migliaia di cellule muscolari dormienti si possono risvegliare anche le cellule dormienti del cervello.

Il corpo stimola il funzionamento del cervello.
La filosofia che si trova alla base dei principi del Pilates è sempre la stessa dalla sua nascita e rappresenta l'essenza del metodo. I tre principi la descrivono in toto:
1) Coordinare Corpo, Mente e Spirito, in maniera totale.
(Spirito = indole, obiettivi, sogni, aspirazioni)
Sebbene correlati in maniera variabile sono componenti sempre presenti nella vita. Col metodo Pilates prendiamo coscienza della loro relazione. Il raggiungimento di questo equilibrio fra Corpo, Mente e Spirito "garantisce una postura perfetta" (dal libro Return to Life through Contrology).
2) Raggiungere il naturale ritmo interiore relativo a tutte le attività del subconscio.
Il livello più alto di apprendimento motorio si raggiunge quando una determinata azione viene praticata a tal punto da entrare nella sfera del subconscio. Significa che quando il movimento viene impresso nella memoria dei nostri muscoli possiamo dedicarci a metterlo a punto invece di concentrarci soltanto sull'azione in se stessa.
"Una volta eseguiti correttamente e acquisiti fino a diventare reazioni del subconscio, questi esercizi porteranno grazia ed equilibrio nelle vostre attività di routine"(dal libro Return to Life through Contrology, p.63).
3) Applicare le leggi naturali della vita al quotidiano.
Molti dei mali e dei disturbi dell'uomo moderno derivano da un allontanamento dalle leggi naturali della vita, secondo Pilates.
Poco movimento, cibo in eccesso, cattive abitudini sono alcuni cambiamenti nello stile di vita verificatisi nel corso degli ultimi decenni.
Pilates promuove, quindi, la ricerca di uno stile di vita sano, che si deve ricercare nel quotidiano e nella semplicità della natura, utilizzando e curando il nostro corpo come il bene più prezioso che possediamo.

Conclusioni
Acquisire nuove abilità motorie per maggiore salute, benessere, consapevolezza di se e delle proprie capacità è un comportamento positivo, che abbinato ad uno sport già praticato e a sedute di esercizio aerobico, può migliorare la qualità della vita di ognuno di noi, sia esso atleta professionista o amatoriale. Il tutto abbinato ad una corretta alimentazione e alla eliminazione dei fattori di rischio "auto-imposti" (come fumo, alcol, droga, inquinamento...).
Il metodo Pilates può far parte della strategia per raggiungere un miglior stato di salute e/o una miglior performance atletica.

In Your Health, Pilates scrive: "Nella corsa al progresso e alla perfezione materiale, l'uomo ha perso di vista la più complessa e meravigliosa di tutte le creature: se stesso!".

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Per la realizzazione di questo elaborato sul metodo Pilates ci siamo avvalsi del libro "Manuale Tecnico del Pilates -  Rael Isacowitz - Calzetti Mariucci editori"

Saluti Sportivi
TEAM PRORUNNING

Diego Fusetto
Matteo Fusetto




martedì 10 novembre 2015

#FOODANDSPORT - IMPROVE PERFORMANCE WITH BREAKFAST




#FOODANDSPORT - IMPROVE PERFORMANCE WITH BREAKFAST

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, perché ci permette di affrontare nel migliore dei modi le sfide di tutti i giorni. Infatti, una buona dose di kilocalorie introdotte attraverso questo pasto, fa si che il corpo inneschi tutta una serie di risposte che gli permettono di utilizzare le energie che ha a disposizione senza preoccuparsi di risparmiare e immagazzinare nuove scorte. Bilanciare questo pasto è una buona cosa, in modo da non avere troppa fame nelle ore successive, ma averne abbastanza da poter svolgere una discreta merenda tra la colazione e il pranzo. Le regole fondamentali rimangono il variare spesso e il non esagerare mai. Buona norma è la scelta di alimenti che contengono carboidrati sotto forma di amidi ricchi di fibre, quindi cereali integrali, frutta e verdura, così da poter rimpinguare le scorte di glicogeno del fegato perse durante il digiuno notturno, ma senza scatenare una liberazione esagerata di insulina.
Questa ultima regola è ancora più importante quando si tratta di svolgere esercizio fisico al mattino, soprattutto una competizione agonistica di endurance durante la quale si vuole ottenere una buona prestazione.
Infatti, quando vogliamo eseguire una performance sportiva di resistenza nella mattinata, bisogna avere a disposizione grandi scorte di glicogeno epatico e muscolare ma, oltre a questo, per portare a termine lo sforzo nel migliore dei modi, bisogna far si che questo glicogeno rimanga disponibile per più tempo possibile. Occorre quindi cercare di risparmiarlo per le fasi finali della gara. Per fare questo è necessario conservare un discreto livello di glucosio nel sangue, tale per cui durante le prime fasi di esercizio venga utilizzato risparmiando il glicogeno, ed è necessario poter incrementare l’utilizzo dei grassi come substrato energetico, cosa che può verificarsi solo se in circolo non ci sono livelli elevati di insulina.
Una colazione ricca di carboidrati semplici, che di fatto innalzano la glicemia e scatenano la liberazione di insulina in grandi quantità, porterà alla riduzione del glucosio sanguigno e alla impossibilità di incrementare l’utilizzo dei grassi come substrato energetico, con l’effetto dell’immediato utilizzo del glicogeno per ricavare glucosio da immettere nel sangue e il risultato di una fatica che insorge precocemente durante la competizione. Per non parlare del ritmo, che subirà un calo improvviso e irreversibile.
Una colazione con carboidrati complessi ricchi di fibre, permetteranno alle scorte di glicogeno del fegato di ristabilirsi, oltre che l’utilizzo dei grassi e del glucosio sanguigno come substrati per affrontare la prima parte della gara, ottenendo la migliore prestazione possibile.
Per agevolare la performance è consigliabile, inoltre, assumere la colazione due ore e mezzo/tre ore prima del riscaldamento, così da trovarsi nelle condizioni ottimali di digestione nel momento in cui si inizia a svolgere esercizio. In questo lasso di tempo si possono assumere piccole dosi di carboidrati a lento assorbimento che quindi presentano un basso indice glicemico, per risparmiare ulteriormente il glicogeno.
Le competizioni che necessitano di un avvicinamento attraverso l’alimentazione così scrupoloso sono poche, ad esempio le maratone e le ultramaratone nel running, lo sci nordico di lunga distanza e il ciclismo quando la competizione supera l’ora di gara, mentre per tutte le altre gare, fino alla mezza maratona nel running, le competizioni più veloci dello sci di fondo e le gare ciclistiche in circuito, non è consigliabile assumere grandi quantità di carboidrati pre-gara, dato che basta un contenuto medio di glicogeno nei muscoli per ottenere la migliore prestazione.


Saluti Sportivi
TEAM PRORUNNING

Diego Fusetto
Matteo Fusetto