#EXERCISE_SPECIALIST - MANUAL LYMPH DRAINAGE / DRENAGGIO LINFATICO MANUALE
Il drenaggio linfatico manuale o linfodrenaggio è un insieme di tecniche manuali utilizzate per facilitare il flusso dei liquidi interstiziali verso i capillari linfatici, all'interno dei vasi linfatici e delle stazioni linfonodali, per eliminare il ristagno di questi nei tessuti.
Sistema Linfatico
Il dotto toracico inizia con la cisterna del Pecquet, che si trova tra la 12° vertebra toracica e la 2° vertebra lombare: ad essa arrivano i vasi della parte inferiore del corpo sotto il diaframma.
La linfa proveniente dalla parte sinistra del torace, dalla metà sinistra del collo, dalla metà sinistra della testa e dall'arto superiore sinistro si riversano invece nel punto di incontro tra la vena succlavia di sinistra e la vena giugulare di sinistra.
La linfa proveniente dalla parte destra del torace, del collo e della testa e dall'arto superiore di destra entra nel dotto linfatico destro e da li nella vena succlavia destra.
Il Sistema Linfatico è diviso in Superficiale e Profondo: il superficiale è responsabile dell'80% del drenaggio linfatico. Di fatto è possibile agire su di esso attraverso il drenaggio linfatico manuale, ed essendo distribuito in territori detti Quadranti, ognuno dei quali dispone di un centro linfatico verso il quali si dirige la linfa, è possibile trattarli separatamente.
Il ristagno, o accumulo, di liquidi negli spazi interstiziali è detto Edema. Vi possono essere due tipi di edema: l'edema di origine vascolare, che può essere spostato manualmente in zone dove la circolazione linfatica sia in grado di assicurarne il riassorbimento, e l'edema di origine linfatica, da difetti di drenaggio che, se di grado avanzato, non può essere spostato manualmente, in quanto il liquido edematoso è coagulato.
Il segno di Godet permette di distinguere l'edema di origine vascolare da quello di origine linfatico.
Si lavora senza lubrificante; l'esecuzione del linfodrenaggio deve essere ripetuta ritmicamente 5-7 volte, sul posto oppure avanzando a spirale, così da permettere al liquido di muoversi. La fase di pressione delle manovre deve durare di più della fase di decompressione. La pressione deve essere sempre adattata al cliente, alla condizione della cute e alla zona del corpo, e comunque sotto ai 30-40 mmHg. Più c'è liquido nel tessuto più lento deve essere il massaggio.
Effetti del drenaggio linfatico manuale:
- Riduce gli edemi;
- Stimola la ripresa della contrazione della muscolatura intrinseca dei vasi linfatici, accelerando il processo di filtrazione - riassorbimento;
- Sposta la linfa, con conseguente arrivo di nuova linfa, ricca di cellule ricostruttrici, favorendo i processi di cicatrizzazione;
- Rilassa, per via dell'azione del massaggio sul sistema para-simpatico;
- Rinnova il liquido linfatico per il transito della linfa nei linfonodi, dove i linfociti la purificano, innalzando il livello delle difese immunitarie.
Il drenaggio linfatico manuale è controindicato:
- in presenza di infezioni, soprattutto se c'è febbre;
- in presenza di asma, per la sua azione vago-tonica che può scatenare crisi d'asma;
- in presenza di insufficienza cardiaca, per non sovraccaricare il sistema circolatorio già colpito da insufficienza;
- in presenza di insufficienza renale;
- se si deve trattare l'addome, in presenza di mestruazioni e cisti ovariche;
- in presenza di tumori maligni;
- in presenza di linfonodi molto ingrossati (in questo caso consultare il medico).
Saluti Sportivi
TEAM PRORUNNING
e
MDF-SPORT Performance & Health Care
Diego Fusetto
Matteo Fusetto
