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MDF-SPORT

sabato 4 giugno 2016

SUNSET RUN - DOBBIACO



SUNSET RUN - DOBBIACO

Si è corsa ieri 03 giugno 2016 la prima edizione della Sunset Run a Dobbiaco e il Team Prorunning era presente. Quale motivo ci ha spinti fin quassù? Il percorso! Questa gara, a carattere competitivo per iscritti FIDAL e con un massimo di 600 pettorali, ricalca infatti gli ultimi 11km della più famosa Cortina-Dobbiaco in programma domenica 05 giugno 2016, e si presta perciò al test di quasi tutti i chilometri di discesa del percorso di 30km da affrontare.
La gara è disputata sulla ciclabile (che in inverno lascia il posto alla pista per lo sci nordico) e ha come zona di partenza il panoramico punto di osservazione delle montagne dolomitiche più famose: le Tre Cime di Lavaredo e il Monte Cristallo.
Il servizio navetta garantito dall’organizzazione ci permette di portare con noi le giacche e le bevande fino al momento della partenza, per poi lasciarle sugli autobus che le riporteranno a Dobbiaco, dove le ritroveremo al nostro arrivo.
Il via è dato alle ore 18:30 direttamente sulla ciclabile di ghiaia che ci guiderà fino quasi al termine, percorso quindi leggermente sdruciolevole in modo particolare per chi non indossa calzature con battistrada aggressivo e soprattutto nella linea centrale e ai bordi dove si accumula maggiormente la ghiaia smossa.
Se si vuole arrivare davanti bisogna partire davanti! Più che un consiglio, una legge in questa gara. La ciclabile è larga al massimo 3m e la calca in partenza fa perdere subito molto tempo a chi si attarda per la sistemazione in griglia; inoltre le banchine cedevoli non aiutano nei sorpassi. Fortunatamente per chi correrà la Cortina-Dobbiaco non sarà un problema dal momento che la partenza è in centro a Cortina sull’ampio Corso Italia in porfido.
Da subito è discesa dolce 2-3%, si rischia il fuori giri, ma soprattutto attenzione alla muscolatura delle cosce e della parte anteriore delle tibie! La discesa genera un carico eccentrico importante su queste parti muscolari e, con 11km davanti, può portare a dolorose sorprese nei giorni seguenti con forte penalizzazione per chi domenica 05 giugno dovrà affrontare anche i precedenti 14km in salita della Cortina-Dobbiaco.
La qualità del terreno, nonostante la ghiaia, è davvero ottima! I complimenti vanno a chi cura questo aspetto durante tutto l’anno. Non si trovano sassi più grossi di 1 euro per tutto il tragitto e si riesce a correre sulle due piste formatesi nel tempo per il passaggio delle bici, piste che sono ben battute grazie ai numerosissimi turisti che pedalano durante l’estate, affascinati dalle meraviglie del paesaggio.
Durante i primi 2-3km si affrontano le uniche salite del percorso, due sottopassi ripidi ma brevi che non creano difficoltà alla corsa, anzi, a nostro avviso aiutano a rilassare la muscolatura del tronco, costretto per gran parte del percorso a una posizione di corsa sbilanciata leggermente all’indietro a causa della incessante discesa.
Giunti a metà gara si incontra il prezioso ristoro, il percorso è breve oggi perciò niente zaini idrici o borracce, ma l’aria secca si fa sentire nonostante alcune nuvole.
Subito dopo il ristoro si percorre un falsopiano in leggera salita di circa 1km che può creare problemi a chi ha esagerato nel primo tratto o a chi non possiede la giusta preparazione muscolare. Per coloro i quali affronteranno la gara completa di domenica, il consiglio è quello di risparmiare energie nella lunga salita e di non forzare col ritmo nella discesa in quanto non sono i 30km a preoccupare, ma il forte carico muscolare imposto da una gara così veloce nel finale. Finale che andrà a premiare chi conserverà maggior forza nelle gambe.
Finito il tratto in salita ci si trova su un continuo serpeggiare del tracciato che costringe a passare continuamente a destra e a sinistra della striscia di ghiaia sotto i nostri piedi. In questo frangente si generano alcune spinte a vuoto se si va a cercare il grip a centro pista dove la ghiaia è più spessa e mossa. Inoltre è in questi chilometri che il fondo diventa più irregolare con alcuni canali poco
profondi creati dallo scorrere dell’acqua caduta con le copiose piogge primaverili. Attenzione a dove si appoggiano i piedi!
Negli ultimi chilometri, mentre si transita sul lungo lago, il terreno ritorna regolare e, al passaggio di fronte alla mitica Nordic Arena, teatro di epici scontri tra i titani dello sci nordico dei mesi invernali, si calpesta per la prima volta l’asfalto.
Da qui alcune centinaia di metri ci distanziano dall’arrivo nella splendida cornice del Grand Hotel di Dobbiaco dove il pubblico, accorso numeroso nel parco, ci riserva un caloroso applauso lungo le transenne fin sotto all’arco dove andiamo a fermare il cronometro e si va a indossare la medaglia di finisher.

Sito della manifestazione: http://www.cortina-dobbiacorun.it/sunsetrun.html

Saluti Sportivi
TEAM PRORUNNING

Diego Fusetto
Matteo Fusetto




venerdì 18 marzo 2016

#WELLNESS - THE PRINCIPLES OF PILATES



#WELLNESS - THE PRINCIPLES OF PILATES
Come accennato nell'articolo precedente della rubrica #Wellness, intitolato "Pilates Class", il metodo Pilates è spesso utilizzato dagli atleti come preparazione trasversale, quindi di supporto agli esercizi specifici della disciplina praticata, in modo da affiancare l'allenamento tradizionale, contribuendo così alla prevenzione degli infortuni o, nel caso in cui l'atleta debba recuperare la forma fisica, alla riabilitazione.

La storia del Pilates vede i ballerini come pionieri nell'utilizzo di questa metodica di allenamento, anche se gli atleti propriamente detti (atleti dell'atletica leggera, per intenderci) sono stati i primi ad utilizzarlo come allenamento trasversale e a riconoscerne i vantaggi così da renderlo popolare anche fra gli sportivi in generale.

Il metodo si addice ad una grossa fetta di popolazione: molti sport differenti potrebbero trarne vantaggi anche solo aspecifici, come forza interiore, maggior consapevolezza, flessibilità e controllo, cambiamenti nell'immagine che l'individuo ha di se, cambiamenti in positivo nel rendimento atletico, nella postura, nel peso, nella distribuzione della massa corporea, nella capacità di eseguire le azioni quotidiane.

Cosa cercano gli atleti nell'allenamento trasversale?
+ Forza,
+ Flessibilità,
+ Controllo,
+ Forza Interiore,
Il tutto per superare anche di poco i propri limiti. Anche solo Esplorare i benefici dell'equilibrio fra mente e corpo (che è uno dei concetti che interpretano l'essenza del metodo Pilates) o avere una Maggior consapevolezza di se e delle proprie capacità possono essere motivi sufficienti per cui avvicinarsi ad un allenamento trasversale e quindi non specifico. Come non specifico è il metodo Pilates.

Una mente sana guida un corpo sano
"La forma fisica è il primo requisito necessario per la felicità" (dal libro Return to Life through Contrology). Joseph Pilates riconosceva in ogni persona capacità differenti. Ma il suo metodo, lui stesso ce lo ricorda ripetutamente, è rivolto a tutti perché prende di mira sia gli aspetti quantitativi come la forza, il grado di mobilità articolare, la resistenza, l'equilibrio, e sia gli aspetti psicologici dell'esercitarsi, come la consapevolezza del proprio corpo, la ricerca della funzionalità, l'armonia nei movimenti e l'efficienza del sistema mente-corpo. Perché, per Pilates, mente e corpo sono indissolubilmente legati, al punto di influenzarsi a vicenda. Infatti, la forma fisica è per lui collegata a molti stati psicologici (positivi o negativi), quali relax, piacere, ansia, depressione. Pilates sosteneva che risvegliando migliaia di cellule muscolari dormienti si possono risvegliare anche le cellule dormienti del cervello.

Il corpo stimola il funzionamento del cervello.
La filosofia che si trova alla base dei principi del Pilates è sempre la stessa dalla sua nascita e rappresenta l'essenza del metodo. I tre principi la descrivono in toto:
1) Coordinare Corpo, Mente e Spirito, in maniera totale.
(Spirito = indole, obiettivi, sogni, aspirazioni)
Sebbene correlati in maniera variabile sono componenti sempre presenti nella vita. Col metodo Pilates prendiamo coscienza della loro relazione. Il raggiungimento di questo equilibrio fra Corpo, Mente e Spirito "garantisce una postura perfetta" (dal libro Return to Life through Contrology).
2) Raggiungere il naturale ritmo interiore relativo a tutte le attività del subconscio.
Il livello più alto di apprendimento motorio si raggiunge quando una determinata azione viene praticata a tal punto da entrare nella sfera del subconscio. Significa che quando il movimento viene impresso nella memoria dei nostri muscoli possiamo dedicarci a metterlo a punto invece di concentrarci soltanto sull'azione in se stessa.
"Una volta eseguiti correttamente e acquisiti fino a diventare reazioni del subconscio, questi esercizi porteranno grazia ed equilibrio nelle vostre attività di routine"(dal libro Return to Life through Contrology, p.63).
3) Applicare le leggi naturali della vita al quotidiano.
Molti dei mali e dei disturbi dell'uomo moderno derivano da un allontanamento dalle leggi naturali della vita, secondo Pilates.
Poco movimento, cibo in eccesso, cattive abitudini sono alcuni cambiamenti nello stile di vita verificatisi nel corso degli ultimi decenni.
Pilates promuove, quindi, la ricerca di uno stile di vita sano, che si deve ricercare nel quotidiano e nella semplicità della natura, utilizzando e curando il nostro corpo come il bene più prezioso che possediamo.

Conclusioni
Acquisire nuove abilità motorie per maggiore salute, benessere, consapevolezza di se e delle proprie capacità è un comportamento positivo, che abbinato ad uno sport già praticato e a sedute di esercizio aerobico, può migliorare la qualità della vita di ognuno di noi, sia esso atleta professionista o amatoriale. Il tutto abbinato ad una corretta alimentazione e alla eliminazione dei fattori di rischio "auto-imposti" (come fumo, alcol, droga, inquinamento...).
Il metodo Pilates può far parte della strategia per raggiungere un miglior stato di salute e/o una miglior performance atletica.

In Your Health, Pilates scrive: "Nella corsa al progresso e alla perfezione materiale, l'uomo ha perso di vista la più complessa e meravigliosa di tutte le creature: se stesso!".

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Per la realizzazione di questo elaborato sul metodo Pilates ci siamo avvalsi del libro "Manuale Tecnico del Pilates -  Rael Isacowitz - Calzetti Mariucci editori"

Saluti Sportivi
TEAM PRORUNNING

Diego Fusetto
Matteo Fusetto